“Tempo fa Stash, il cantante dei The Kolors, di passaggio per un viaggio in Abruzzo, ha pranzato nel mio ristorante Le frit c’est chic e, rimasto estasiato dalle cose che preparavamo, ha detto: “voglio portare questo progetto a Capri”.
Sembra l’incipit di un romanzo, e invece è l’inizio di una grande avventura: quella di Calamore, un locale che propone piatti di mare con un concept contemporaneo. L’idea nasce appunto dall’incontro tra Manuel D’Alessandro e Stash: quella di sviluppare un nuovo brand di genuinità che metta al primo posto la qualità delle materie prime. Un format veloce e dinamico, ma al contempo non banale, che valorizza i prodotti del territorio tramite un menù di pesce, da poter combinare come si preferisce: dal salmone alle tagliatelle di seppia, dalle alici alle insalate di mare… “La nostra”, ci racconta Manuel, “è una sorta di gastronomia moderna. Il concept è dare la possibilità di gustare piatti di mare come pasti veloci, da condividere davanti ad uno dei tramonti più belli di Capri”.
Il menù pensato per Calamore si colloca a metà strada fra tradizione e scoperta di sapori contemporanei: “Proponiamo una linea di panini di mare, farciti con baccalà, carpaccio di polpo, tonno, salmone e molto altro. Non solo: abbiamo ideato una sorta di rivisitazione del tradizionale cuoppo, per legarci alla tradizione napoletana, coerente però con la nostra idea di non servire cibo fritto ai clienti. E’ così che nasce la “Cuoppoke”, una poke di riso venere o cereali condita con pesce fresco. L’idea è che non deve essere la nostra cucina ad adattarsi a questo piatto ormai divenuto di moda, ma che deve essere il poke ad avvicinarsi alla nostra tradizione. Ad oggi, è uno dei piatti più apprezzati fra le nostre proposte!”
Ma come mai scegliere proprio l’isola per dare inizio a questa nuova avventura? “Siamo venuti in vacanza a Capri grazie all’amicizia fra Valerio Pagano e Stash, che lavorano insieme ormai da tempo e curano la direzione artistica del That’s Amore Capri 2023; Valerio è stato il collante fra noi e l’isola. Anche per quanto riguarda il nome che abbiamo dato alla nostra attività, c’è un curioso aneddoto alla base della sua scelta: eravamo in auto e, in viaggio di ritorno da Milano, Stash in autostrada disse: “Non sai quanto mangerei uno spiedino di calamari in questo momento, mi fermerei al volo per prenderne uno!”. Allora io gli risposi: “Questo è vero amore per il calamaro!”… Ed è così che è nato il nome Calamore. Abbiamo subito constatato come sia un nome che piace, indicato per Capri, un luogo con molti scorci affascinanti, un’isola che ispira amore a 360°”.
Ovviamente, il piatto principe della proposta di Calamore è lo spiedino di calamaro, che ha dato appunto il nome a questa esperienza culinaria a metà strada fra ristorante e street food; ma si possono gustare anche insalate di polpo o di seppia, marinati, oltre ad alcune proposte non di mare… Tutte comunque pietanze veloci, veraci e autentiche.
“Non miriamo ad un target preciso con Calamore; anzi: da queste prime giornate di apertura, abbiamo riscontrato che il progetto piace a tutti. D’altronde Capri è un efficace banco di prova, in quanto di qui passa tutto il mondo. I capresi ci hanno accolto benissimo, forse proprio perché la nostra è una proposta autentica; ma abbiamo successo anche con i turisti stranieri. Il prossimo passo? Chissà… ci piacerebbe portare Calamore in altre piazze italiane e non, ma anche replicare sull’isola, aprire un punto ad Anacapri… per noi questo è stato un ottimo punto di partenza, e siamo pieni di idee ed energie per andare avanti con il nostro progetto”.